Sapori di Ozieri
A Ozieri la natura e l’uomo hanno da sempre contribuito a creare prodotti genuini che ancora oggi hanno particolari caratteristiche di tipicità e qualità. Scopri gli antichi sapori della Sardegna autentica.
La Spianata: Il pane fine di Ozieri
Noto anche oltre la Sardegna come Spianata di Ozieri, è unpane antichissimo arrivato immutato fino ai nostri giorni. Immancabile nelle tavole del Logudoro, sia nel quotidiano che nelle giornate di festa, è molto usato anche durante il lavoro dai contadini, pastori e artigiani, grazie alle sue capacità di mantenere gusto e fragranza inalterate per giorni. Ancora oggi nei panifici moderni viene confezionato con acqua, sale, lievito e il migliore semolato di grano.
Si tratta di un pane adattissimo ad accompagnare zuppe, minestre, insalate, carni, latte o yogurt. Pratico per veloci spuntini, come “puppias” (bamboline di salsiccia o formaggio), è largamente usato a modo di tagliere per la carne arrosto. Può rappresentare un’ottima base per piatti tradizionali e rivisitati, come su pane a fittas o la zuppa di finocchietti.
Un antico formaggio di Ozieri: Sa Greviera
La presenza dei pascoli del Campo di Ozieri ha favorito nei secoli l’allevamento del bestiame allo stato brado. Nel corso del Regno Piemontese, furono trapiantati bovini di razza Bruno-Alpina e fu anche favorita la produzione di formaggio vaccino tipo la Greviere montana. Il batterio propionico che determina la caratteristica occhiatura di questo tipo di formaggio è ancora presente e diffuso nella piana ozierese. Dimenticato per decenni, ora si sta cercando di rilanciarlo come prodotto di nicchia ottenendo incoraggianti successi. Grazie alle caratteristiche di genuinità del latte, Sa Greviera, è un formaggio molto ricercato per il suo tipico gusto ed è apprezzato sia giovane che stagionato, anche come condimento sui primi piatti. Dopo un porgetto di ricerca è stato inserito nell’elenco dei formaggi tipici italiani. Fra gli altri formaggi molto diffusi e apprezzati sono i pecorini di diverse stagionature, come il Romano nei grandi caseifici, e le paneddas, perette fresche di latte vaccino.
I dolci di Ozieri: rinomati Sospiri e delicate Copulettas
I dolci di Ozieri sono molto apprezzati e ricercati. In particolare i famosi e rinomati Sospiri di Ozieri, deliziosi bon bon di pasta di mandorle, miele, limone, ricoperti di glassa fine e avvolti in carta colorata. Sono molto diffusi in Sardegna e distribuiti anche oltre l’Isola.
Un cenno a parte meritano anche le delicatissime Copulettas. Un involucro di pasta sottilissima, raccoglie il ripieno di mandorle, miele, pasta lievitata, insaporita al limone. La finitura presenta una glassa bianchissima. Unica e inimitabile, la “Copuletta“ va consumata di fresca preparazione. L’esperienza avvolge di gusti e accende sensazioni, favorendo il ricordo di una civiltà, quella di Ozieri, da millenni vocata alla ricerca della bellezza.
Molti altri dolci della tradizione sarda possono essere degustati a Ozieri, riscoprendo antichi e genuini sapori: casadinas, teliccas, papassinos, seadas, origliettas, cattas e una variante ricercata di biscotti “savoiardi”.
Piatti tipici della tradizione Logudorese
Fra i piatti tipici della cucina ozierese non possono mancare i famosi maccarrones de ungia conditi con sugo di carne, lepre o cinghiale, su Pane a fittas, sos angelottos (ravioli di ricotta e bietole), il Fave e lardo, le fave con joddu, su tattaliu, e la carne arrosto di porcetto e agnello. Molto apprezzati i legumi prodotti negli orti a valle dell’abitato: fave, cavoli, melanzane, verdure e la tipica cipolla di Ozieri. Diffusi anche i piatti con i frutti spontanei della terra e in particolare funghi, asparagi e finocchietto selvatico.
Vini autoctoni delle colline di Ozieri
I vini della zona sono prodotti con vitigni tipici coltivati in collina e vengono consumati nelle cantine e nelle sedi dei gremi nelle strette e caratteristiche vie del centro. Ora si sta cercando di valorizzare gli antichi vitigni autoctoni ed in particolare “Alvarega”, (a seguito di un progetto di ricerca, iscritto nel 2018 nel registro del Ministero Agricoltura fra i vini autoctoni sardi), “Redagliadu” e “Muristellu”. L’antica tradizione enologica è testimoniata dal ritrovamento di vasi askoidi di epoca nuragica, presenti nel locale museo, e la diffusione di toponimi nelle colline quali Vigne, Monte Ini, ecc.. Segno che fino ai primi del ‘900 le vigne interessavano tutto il paesaggio collinare. Per cercare di rilanciare la cultura e la produzione enologica, da circa vent’anni si organizza a Ozieri l’ultimo sabato di novembre, la notte bianca de Su Trinta ‘e Sant’Andria. La rievocazione del tradizionale momento della spillatura dei vini nuovi, diviene quindi un grande evento che coinvolge tutto il centro storico, con cantine aperte, che offrono vini nuovi e piatti della tradizione, musiche con cantadores e cori itineranti, con visite nei palazzi storici, botteghe e negozi aperti fin tardi e mostre tematiche.